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Conseguita la maturità scientifica a Verona, mi sono diplomata con il massimo dei voti come Fashion Designer presso l'Istituto Europeo di Design (IED) di Milano.

Lo IED mi ha permesso di immergermi nel funzionamento del sistema moda, di approfondire la ricerca stilistica e scoprire l'importanza e la bellezza della storia del costume, una miniera inesauribile di ispirazione.

Nel rampantismo della Milano da bere, capitale della Moda, ho iniziato a sentire il desiderio di prendere le distanze dal prêt-à-porter di massa, per realizzare capi senza tempo: fatti su misura, con materiali naturali e resistenti, non lontani dalle creazioni di sartoria d'epoca che vedevo e studiavo nei musei.

Per avvicinarmi a un modo di creare meno standardizzato di quello milanese, mi sono trasferita a Parigi. Nella capitale francese, grazie alle collaborazioni con i Créateur di Montmartre e a un corso di specializzazione in taglio storico e realizzazione di capi d'epoca, ho scoperto un approccio all'abito come superficie neutra, che dà al sarto la possibilità di scegliere di comunicare messaggi a più livelli, travestire creando un personaggio o tradurre l'essenza del committente.

In una delle mie estati italiane ho avuto l'occasione di incontrare e lavorare con Giuseppe Da Campo, Forbice d’Oro all’Accademia Nazionale dei Sartori. Un sarto della scuola siciliana e un maestro, che mi ha trasmesso le basi della lavorazione sartoriale maschile e mi ha introdotta all’Accademia romana.

La mia storia

Ottenuti i diplomi di sartoria uomo con il maestro Mario Meo e di taglio all’Accademia Nazionale dei Sartori, ho iniziato a lavorare in diverse sartorie romane, in ultimo in quella storica di Tommy e Giulio Caraceni, pietra miliare della tradizione sartoriale italiana.

Lasciata la capitale, il ritorno al Nord mi ha portato a Venezia da Franco Puppato, sarto pluripremiato. Per due anni ho lavorato al suo fianco, facendo tesoro di nuovi preziosi insegnamenti, finché non mi sono sentita pronta ad aprire uno spazio tutto mio.

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